lunedì 6 luglio 2009

Buongiorno Italia dall' Asino

TERREMOTTO: ZONE A LUCI ROSSE
di Enrico Bertuccioli


CAPORALATO
di Andrea Bersani


DOMANDE SENZA RISPOSTA
di Bandanas






DAI FIORI BLU: VIVA IL CANTAGIRO
di Luca De Santis


Dal dopoguerra a oggi le manifestazioni canore sono diventate una vera

tradizione italiana e anche se non ce ne andiamo più in giro fischiettando

arie napoletane, possiamo ancora definirci il paese del bel canto...oddio,

in effetti c'e' rimasto almeno uno a cui piaccia intonare allegramente

canzoni napoletane, magari scritte da lui, magari a qualche festa, magari

per rabbonire qualche "escort" recalcitrante...ma come tutti sanno la

canzone italiana non è fatta di sole melodie partenopee e frinir di

mandolini, altri generi musicali si sono mescolati in questi anni ai

canovacci canzonettistici della tradizione nostrana, altre tendenze, altre

correnti di pensiero su come dirigere la musica, oggi ad esempio le

influenze più forti vengono dagli States, musica nera, molto soul, molto

democratica.

Infatti nei recenti tour fatti da alcuni dei nostri cantanti abbiamo potuto

notare un certo scimmiottamento, un rifarsi agli stilemi americani,

addirittura alcune strofe di canzoni famose sono state copiate e tradotte in

italiano, come il celeberrimo brano "Yes, we can" tradotto impietosamente in

"Si può fare", com'era prevedibile la versione italiana non ha avuto lo

stesso successo dell'originale.

Sarà per questo che piano piano si sta tornando a formule più collaudate

come "Per non tornare indietro" o "Per questo mi candido" (notevole il

ritornello: "non posso, non posso, riconsegnare il partito a quelli che

c'erano prima").

Con la complicità dell'estate ecco quindi il rifiorire delle kermesses

musicali in giro per l'Italia, in cui i vari interpreti, cantanti noti,

giovani promesse e navigate star in declino, si sfidano all'ultima nota in

un crescendo di gorgheggi.

Proprio in questi giorni sta avendo molto successo quello che probabilmente

diverrà il tormentone estivo: "Sono il candidato di nessuno che pensa ci sia

bisogno di tutti", canzoncina facile e orecchiabile che profuma di spiaggia

e olio solare, giocata tutta su strofe come: "vecchio o nuovo, giovane o

vecchio, con la cravatta o senza cravatta", una sorta di moderno Gioca

jouer.

Ma non mancano le nuove proposte, in circolazione c'è una giovane cantante

che sta sbaragliando la concorrenza più agguerrita, anche se il nuovo

singolo "Perché è il più simpatico" non si è piazzato molto bene nelle

classifiche, mentre i precedenti " Io credo che il problema di questo

partito non sia stato Walter Veltroni" e " Questo noi lo pretendiamo!!!"

diffusi attraverso la rete l'avevano proiettata verso la celebrità,

probabilmente tornerà a fare la corista per un po'.

E così la gente si appassiona, segue i propri beniamini, spulcia le

classifiche e soprattutto canticchia i motivetti in giro per le strade, in

ufficio, nei bar, sotto la doccia...chi vincerà?

Lo smaliziato interprete? La nuova proposta? Il consumato neo-melodico?

Ma in fondo poco importa, c'è sempre quel signore là, quello di cui si è

detto prima, a cui piacciono tanto le canzoni napoletane, soprattutto quelle

scritte da lui, e a cui piace tenere televisioni e radio a tutto volume per

sfrantecarci i cosiddetti con le sue liriche:.... "meglio ‘na canzone pecche

no, ammore ammore mio mon amour."


http://www.ifioriblu.it


EVACUATION
di Paride Puglia


GAFFE
di Rocco Grieco

CHI HA PAURA DEL SILVIO CATTIVO?
di Raucea e Puglia


IL FLAUTO MAGICO
di Francesco Raucea