lunedì 2 agosto 2010

NUMERO 1069 Buongiorno Italia

da CHRISTIAN RIZZI

2 agosto 2010 no shit a Bologna



per il 30ennale della strage

nessuna merda parlerà dal palco

dopo i fischi al pagliaccio

l'anno scorso qui a bologna

nessuno porco si presenta

quest'anno qui a bologna

per essere insultato

dalla folla rimembrante

segno evidente di chi

quel 2 agosto dell'80

mise le bombe alla stazione

e l'anno scorso c'ero anch'io

a gridar bondi pagliaccio

fu un momento divertente

veder la tigna della gente

che con davanti sto demente

lo insultava amaramente

coscientemente e tristemente

per ricordare quella gente

che è finita malamente


ode a Cecini e Rinaldi


cecini e rinaldi

83 e 87 anni

si alzan presto la mattina

per scrivere su un muro

che alla loro età

non è proprio di gran moda

e scrivono vergogna

sul restauro di una targa

che non vuole dire nulla

a parte il qualunquismo

della sua affermazione

nella sede del comune

e la casa del pretazzo

che durante la guerra

fu sede delle brigate nere

e se la sono vista brutta

perchè dei giovani fascisti

son prontamente intervenuti

a difendere l'orgoglio

della luce nazionale

han preso a calci l'automobile

dei 2 simpatici vecchietti

che come niente fosse

han mandato st'ignoranti

a far delle pugnette


GLI SCIENZIATI AMERICANI

di Luca De Santis


Li ho tutti!

Belli rilegati, divisi per annate...

...è che in famiglia c'era proprio la mania del Reader's Digest.

Ogni tanto mi ci perdo, ne piglio uno a caso e trac! Comincio a leggere.

Era proprio un bel giornale, dentro ci mettevano un sacco di cose

interessanti, mica come quelli di oggi, che sono pieni solo di pubblicità...

C'era lo sport, la cultura, le scienze...oh, e robe che mica tutti le

sanno...per dire, uno a caso, questo qui degli anni cinquanta..."Olimpiadi

1952, entra in vigore il nuovo regolamento per stabilire l'ordine d'arrivo

del salto in alto, viene abolito il salto di spareggio"...che lo sapevi te?

No, e io nemmeno, visto?

Toh, guarda qui, c'è un articolo sul mondo del futuro: "Come sarà il mondo

nel 2010", oh, l'hanno scritto gli scienziati americani, negli anni

cinquanta gli scienziati americani erano belli tosti, c'avranno preso

sicuro..."l'affermarsi dell'uso delle macchine affrancherà l'uomo dal lavoro

fisico, i turni e gli orari di lavoro non supereranno le 2 ore giornaliere

lasciando così l'individuo libero di dedicarsi alla crescita personale e al

raggiungimento di un maggior benessere psicofisico..."

Ah!...ma allora..tutta la storia che ci stanno ripetendo i giornali e le

tivvù in questi giorni? che bisogna lavorare di più, che si devono fare

sacrifici, che la produzione viene prima di tutto, che si può andare in

deroga ai contratti nazionali?

Eppure Marchionne e il presidente americano si son visti ieri l'altro, Obama

gliel'avrà pur detta 'sta cosa degli scienziati americani... si,intendo

quella roba lì che dicevano loro...che la macchina affranca l'uomo...

Boh? Si sarà dimenticato, poco male, tanto sarà tutto un equivoco...si,

dico, che le condizioni di lavoro per la gente stiano peggiorando, mica può

essere vero, c'è scritto qui, nero su bianco...e gli scienziati americani

negli anni cinquanta erano belli tosti, se pensavano che nel 2010 il mondo

sarebbe stato un posto migliore, senza guerre, fame, sete, ingiustizie,

povertà, mica si possono essere sbagliati, no?




da MARILENA NARDI

Nuovi inciampi


Il peso


da BANDANAX

Dolcetti o scherzetti


La sagra delle cazzate


Insistere nell' errore sarebbe bestiale


Sputtanamenti


Vili


Codardi


da PARIDE PUGLIA

Mine amiche


Emulation


Dieci e venticinque


da PAOLO LOMBARDI


da GIULIO LAURENZI


Che fine ha fatto il partito dell'amore?




da MARIO GAUDIO

da UMBERTO ROMANIELLO


da GINO DI FRENNA

Il ritorno del comunismo

da MARIO ZANUTTO



sconosciuto.jpg


Dedicata agli ultimi ministri delle finanze.

Un contadino aveva fatto studiare il proprio figlio e quando quest’ultimo ebbe preso al licenza tornò a casa per mettere a frutto quanto appreso.

Il figlio ansioso di dimostrare la sua bravura convocò il padre e con voce solenne disse” A scuola mi hanno insegnato che per avere dei risparmi bisogna evitare gli sprechi, diminuendo le spese e aumentando le entrate; per cui caro babbo dimmi quali sono le nostre entrate e come amministri le finanze di casa”.

Il buon uomo rispose: “Vedi figliuolo la nostra è una vita dura, da sempre ci accontentiamo, la maggiore voce di spesa sono gli alimenti per noi e per l’asino che ci aiuta nel lavoro dei campi, il poco che ci rimane lo spendiamo per qualche vestito, per te, per accantonare due soldi per imprevisti e vecchiaia e per il giorno che ti vorrai sposare”.

Il ragazzo rimase un po’ interdetto, ma ripresosi e volendo comunque contribuire al riassetto delle finanze famigliari, studiò come limare a destra e manca le spese, far aumentare gli introiti e dimostrare che, studiando il tutto a tavolino e con un po’ di bravura, era possibile riformulare ed ottimizzare il bilancio famigliare.

Dopo due giorni di attenta analisi sentenziò “Padre per diminuire le spese inizieremo col dar da mangiare meno fieno all’asinello e vedrai che lui poco per volta si abituerà alla sua razione e noi risparmieremo più soldini”.

Il padre ebbe da obbiettare, sottolineando al figlio che dando meno fieno al somaro questi poteva avere meno forze per i lavori nei campi, ma per non contrariare il figlio economista acconsentì.

La povera bestia sulle prime e suo malgrado si abituò a razioni sempre più scarse, essendo di robusta costituzione e come si suol dire “facendo di necessità virtù”, non diede cenni di cedimento, compensando con grandi bevute di acqua le minori entrate di fieno e i gorgoglii dello stomaco.

Da parte sua Il figlio orgoglioso del suo successo volle migliorare la sua teoria, diminuendo sempre più la razione spettante all’asino alla fine di ogni giornata di duro lavoro.

L’esperimento finanziario si protrasse sino a presentare per pasto, alla povera bestia, un pugnetto striminzito di fieno.

Inoltre vanto e orgoglio del giovanotto era che, grazie alla sua teoria, l’animale aveva una linea invidiabile e non più quell’orrenda pancia gonfia ed ingombrante tipica di tutti i componenti della sua razza.

Digiuna e lavora oggi, digiuna e lavora domani, alla fine la povera bestiola morì di stenti e di fame.

Da diversi anni sento promettere dai nostri governanti politiche, impegni ed aiuti a sostegno del settore dell’artigianato, della piccola e media impresa, essendo dati alla mano, il settore trainante e vitale della nostra economia.

Da diversi anni al di là delle parole, il settore dell’artigianato della piccola e media impresa è sempre più oberato da tasse, balzelli, difficoltà con il settore creditizio/bancario e con i vari enti statali che tranquillamente aumentano i loro “premi” con continui ritocchi e richieste a loro favore, per poter sanare a loro dire il loro bilancio.

Domanda: non è che i vari ministri abbiano anch’essi studiato alla scuola presso la quale si era diplomato il figlio del nostro contadino?

Un particolare ringraziamento va in particolare all’autore del Dlgs78 - 2010 art. 25, a chi ha ideato e partorito la detrazione del 10% applicata direttamente alla fonte da banche e uffici postali sui bonifici bancari corrisposti alle imprese, detrazione che va a sommarsi al già presente prelievo forzato del 4%.

La detrazione è applicata sui versamenti a mezzo bonifico a saldo per lavori di ristrutturazione edile eseguiti e di cui, “la committenza”, usufruisce dello sgravio fiscale del 36% o del 55% per le opere di risparmio energetico.

Questo scempio che sottrae liquidità alle imprese e le obbligherà all’indebitamento o alla chiusura, è stato giustificato per “ motivi di rintracciabilità dei pagamenti fatti tramite BONIFICI BANCARI O POSTALI” , pagamenti che dovremmo concludere attualmente sono anonimi.

L’utile di impresa si è ridotto dal 5% al 8% salvo imprevisti peggiorativi sempre più frequenti, uniti alla difficoltà di incassare quanto spettante.

Faremo inevitabilmente la fine immeritata del somaro sopra descritto o impareremo tutti a lavorare “nostro malgrado in nero”.