sabato 30 aprile 2011

Numero 1322 BUON GIORNO ITALIA


Ore 16.48

da FRANCO ORIGONE

Dronitalia




da SERGIO RICCARDI



Ore 09.05

da PARIDE PUGLIA

I clowns che ci meritiamo


da FRANCO ORIGONE

Beati i beati


venerdì 29 aprile 2011

Numero 1321 BUON GIORNO ITALIA


Ore 19.13

da MARILENA NARDI

Beatitudo


Ore 16.53

da GIUSEPPE CIARALLO

I DUBBI DEL SIGNOR MICHI

MI CHIedevo: “Ma si può giustificare la partecipazione a una guerra, come ha fatto il nostro Presidente del Consiglio, con la motivazione “se l'Italia fosse rimasta fuori da un ruolo piu' attivo, anche dal punto di vista degli interventi, sarebbe stata penalizzata sul fronte del prestigio e del peso rispetto agli alleati”? Da quando in qua il prestigio internazionale di un Paese è direttamente proporzionale alla sua potenza di fuoco? Come sempre il Cavaliere confonde l’incutere timore con il meritare rispetto.”


da BANDANAX


Pädophilepriest


da GINO DI FRENNA

Intelligence



Ore 09.03

da MARILENA NARDI


da FRANCO ORIGONE

Indigenza


da BANDANAX

Beatification


Bomber

Ball ( foera di...)


Al terun


da PARIDE PUGLIA

Parmalact


da ANDREA BERSANI

Mostra personale n° 13










giovedì 28 aprile 2011

Numero 1320 BUON GIORNO ITALIA


Ore 09.24

da BANDANAX

Foeradiballation


da PARIDE PUGLIA

Grappoli


da UMBERTO ROMANIELLO

Intelligente sarà lei!...

La mia vignetta sulla scelta del pdl di bombardare, anzi di silurare il nemico libico.

Quanto invece alle motivazioni che hanno spinto la lega a dissociarsi da questa decisione mi rifiuto addirittura qualsiasi commento!




mercoledì 27 aprile 2011

Numero 1319 BUON GIORNO ITALIA


Ore 18.50

da ENRICO BERTUCCIOLI

Faccetta nera....



Ore 17.14

da BANDANAX

Vaffambomb



Ore 14.45


da BANDANAX

Maggioration

Shokk

da GIULIO LAURENZI


Ore 10.03

da PARIDE PUGLIA

Sarkò La Mort


da GINO DI FRENNA

Ciechi da orbi




Ore 09.16


da GIUSEPPE CIARALLO


I DUBBI DEL SIGNOR MICHI

MI CHIedevo: Ma il Presidente Napolitano non era il garante della Costituzione e l’ultimo baluardo contro il tentativo costante di smantellarla? E allora come dobbiamo interpretare il suo consenso alla decisione di Berlusconi di utilizzare l’aviazione italiana per fini dichiaratamente (e sottolineo dichiaratamente) bellici? Ma non dovrebbe sapere, il nostro Presidente della Repubblica, che “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli” e bla bla bla? Comunque, mediaticamente funziona così. Uno ascolta le parole di Napolitano e poi pensa: se è d’accordo anche il Presidente, allora Berlusconi ha ragione!


Ore 08.59

da BANDANAX

Appaltation


Morteland

martedì 26 aprile 2011

Numero 1318 BUON GIORNO ITALIA

Ore 20.51

da MARILENA NARDI

Attak


Parmalait


da BANDANAX

Soluzione finale


Ore 19.28

da BISCAROZZI PRIMO


Ore 18.35

da GIULIO LAURENZI

da ENRICO BERTUCCIOLI

da Firenze con orrore

da PARIDE PUGLIA

Le generazioni future

Ore 17.32

da BANDANAX

Assad ( sino )



Ore 17.17

da MARILENA NARDI

Veggente

l'avevo disegnata un mese fa, ero in anticipo ...



Ore 15.52

da BANDANAX

Bombation


da PARIDE PUGLIA



Ore 11.57

da ZACC BELINA

INTELLIGENTIBUS PAUCA

Zacc- la Russa “Pronti a colpire”

Bélina – E vai! Finalmente è guerra

Zacc- E Bossi?

Bélina- Bossi “capirà” ha detto il capo. Siccome Bossi non è Gasparri, vedrai, dirà sì dopo aver chiesto un altro pezzetto dell’Italia in cambio.


da GIULIANO ROSSETTI

Parliamone

da GINO DI FRENNA

Ma si facesse mai i cazzi suoi?


lunedì 25 aprile 2011

Numero 1317 BUON 25 APRILE


Ore 19.04

da FRANCO ORIGONE

Digiuno pasquale



Ore 18.15

da LUCA DE SANTIS

Il silenzio

Un braccialettino di plastica!

Cioè...non è che mi aspettassi un Rolex, però qualcosa di più intrigante

potevano anche mettercelo in quest'uovo...chessò...un anellino in

similperltro, una bussola delle giovani marmotte, un portachiavi di Padre

Pio...no, che poi uno dice: "cosa pretendi per trentacinque euro?...vabbene,

però, caspita! Un braccialettino di plastica con l'elastico smollo.

Scommetto che le uova di Pasqua di quelli delle alte sfere non sono mica

ripieni di plasticume o pataccami...lì magari il Rolex ce lo trovi davvero.

Invidioso? No, per carità, è solo che a fare pensieri come questi, ci si

deprime un po'...cioè, quando cominci a misurare i gradini della scala

sociale con le uova di cioccolata vuol dire davvero che si sta camminando

sulle uova...e che la frittata è lì dietro l'angolo.

Ecco, per dire, le uova dei politici...quelle lì sì che c'avranno dentro

delle sorprese interessanti...già me li vedo, a farsi l'ovulazione fraterna

in transatlantico: "Oh, ma che bell'uovo, per me? Ma grazie, non ti dovevi

disturbare, tieni, questo è per te, grazie, grazie, ossequi alla

famiglia..."

A ognuno il suo...ad esempio...Bossi...mi immagino un bell'ovone di

cioccolata, rigorosamente bianca, mi sembra ovvio.

Dentro...il federalismo...tutto dorato, con la base in marmo di

Carrara...magari meglio in marmo di Verona, è già più al nord...bello, da

tenere sul caminetto e da usare solo nelle giornate di pioggia come

argomento di conversazione con gli amici: "federalismo qui, federalismo là,

eccetera, eccetera, eccetera".

Bersani...ecco Bersani...mi immagino un uovo non enorme, neanche grande,

diciamo di dimensioni mediopiccole...ma con vocazione maggioritaria, avvolto

in lucida carta rossa...almeno l'involucro...poi la sostanza sarà tutt'altra

cioccolata...dentro, una capsula di plastica, con un foglietto che dice:

"hai vinto le elezioni!"...eh! questa sì che sarebbe una sorpresa, no?

...e Berlusconi?...Grande, immenso, a due piani, mansardato con dependance

annessa ad Antigua...tutto azzurro, con la carta luccicosa piena di

paillette.

E dentro? Donne? Naaaa, troppo facile...troppo scontato...secondo me, uno

specchio, uno a uno, in modo da specchiarcisi tutto, con la scritta "Il tuo

miglior amico", per lunghe e appaganti conversazioni.

Vabbè, mi sono sfogato, ho ancora un uovo da aprire, questo è costato ancora

meno, vediamo che c'è dentro...un portachiavi di Scilipoti? Ok, è meglio il

braccialetto di plastica.


Ore 12.24

da MARILENA NARDI

25 aprile, la nostra festa

Oggi è Festa nazionale. Il che significa che la nazione italiana riconosce in quella data il fondamento della propria identità. Detto altrimenti: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani perché per far parte della Patria è necessario riconoscere – nel fatto storico che si celebra – la radice della propriacomune cittadinanza. Ora, il 25 aprile è stato scelto a riassumere i giorni in cui i partigiani insorgono in tutte le più importanti città del nord, liberandole. “Aldo dice ventisei per uno” è la frase in codice trasmessa da radio Londra con cui il comando della Resistenza il pomeriggio del 24 aprile dà l’ordine dell’insurrezione generale.

Il 25 aprile è dunque la festa di tutti gli italiani perché è la festa della Liberazione, la festa della vittoria della Resistenza antifascista. La Resistenza antifascista è dunque il fondamento del nostro essere italiani. Chi della Resistenza antifascista nega o disprezza o combatte i valori sta semplicemente minando e negando l’identità e l’appartenenza che ci fanno Patria. Patria e Resistenza antifascista sono sinonimi, fino a che l’Italia vuole restare “Repubblica italiana” e non collassare di nuovo in quella mera “espressione geografica” di cui parlava Metternich.

La Resistenza antifascista fa tutt’uno infatti con la Costituzione repubblicana, che nasce nel pieno esplodere della guerra fredda e che tuttavia custodisce l’identità comune della Nazione, al di là di uno scontro politico sempre più aspro, proprio perché radicata nell’impegno comune – fino al sacrificio della vita – cui hanno saputo dar luogo i partigiani in montagna, i militanti dei partiti clandestini nelle città, nelle carceri, in esilio.

La Resistenza antifascista, e la Costituzione che ne codifica la “buona novella” (firmata dal democristiano De Gasperi e dal comunista Terracini, ed elaborata da figure straordinarie come Calamandrei), rappresentano perciò una sorta di religione civile, di ethos comune dell’Italia democratica, nel venire meno dei quali va in pezzi la Patria stessa, e resta la nuda forza degli “spiriti animali”, le “ragioni” di chi ha più potere ed eversivamente lo esercita in una sorta di guerra civile soft. Forse l’articolo 1 va cambiato davvero: “L’Italia è una Repubblica democratica… nata dalla Resistenza antifascista, ai cui valori si ispira”.

Oggi 25 aprile, giorno della Liberazione, della vittoria della Resistenza antifascista, è Festa nazionale.Festa dell’Italia. Chi non vi partecipa toto corde è perciò contro la Patria, dell’Italia si fa nemico.

Il Fatto Quotidiano, 24 aprile 2011

da PARIDE PUGLIA

Giordano Cavestro detto "Mirko", fucilato a 18 anni il 4 maggio del 1944 dai nazifascisti