mercoledì 27 aprile 2016

Numero 2560 Egitto e complotti

da ENRICO BERTUCCIOLI

Complotto!


da PARIDE PUGLIA

Juventus


lunedì 25 aprile 2016

Numero 2559 25 aprile

da MARILENA NARDI

Qui
vivono per sempre
gli occhi che furono chiusi alla luce
perché tutti
li avessero aperti
per sempre
alla luce.


Ungaretti. Per i morti della resistenza



Wold Book day

"L'altro ieri 23 aprile, si è celebrata la giornata mondiale del libro. Data scelta dall'Unesco in quanto il 23 aprile 1616 sono morti tre dei più grandi scrittori di tutti i tempi. Il primo è lo spagnolo Miguel Cervantes (1547-1616), l'autore del Don Chisciotte della Mancia, un romanzo che trova le sue radici nella cultura romana e medievale e presenta l'ideale cavalleresco, quello della difesa di più deboli contro i potenti. Il secondo è l'inglese William Shakespeare (1564-1616), l'autore, tra tanti altri capolavori dell' Amleto, che fu il grande critico del cattivo uso della politica e delle trappole del potere. Il terzo infine è il peruviano Inca Garcilaso de la Vega (1539-1616), figlio di un conquistador e di una principessa Inca. Negli suoi Comentarios Reales de los Incas (1609), che furono censurati dal potere spagnolo, presenta un arringa a favore dei popoli conquistati, e per dare agli indiani gli stessi diritti dei conquistador spagnoli.”

Vi allego questo omaggio ai tre grandi e, per il 25 aprile, un omaggio musicale di Paolo Fresu...



sabato 23 aprile 2016

Numero 2558 Tutti al mare


da PARIDE PUGLIA

Scivolone


venerdì 22 aprile 2016

Numero 2557 Addio Prince



da PARIDE PUGLIA




Sciolto nell'acido




da ENRICO BERTUCCIOLI

Non si può mai sapere



mercoledì 20 aprile 2016

Numero 2556 Dannato sia


Pablo Picasso - Guerra


da ENRICO BERTUCCIOLI

Maghi veggenti e ...


Erich Kästner  VOCI DALLA FOSSA COMUNE

Qui noi giaciamo, già da tempo sfatti.

Voi di passaggio dite: dormon profondo.

Ma noi giaciam rivolti e senza sonno,

perchè il timor di voi ci tiene svegli.

Abbiam la terra in bocca. E stiamo zitti.

Pur grideremmo acché la tomba esploda!

Pur grideremmo, dalle fosse, in piedi!

Ma abbiam la terra in bocca. Voi non sentite

altro che la chiacchiera del prete

che cerca col suo Capo affiatamento.

Il vostro caro dio non ha mai perso guerre 

e vuole che diciate: Pace ai defunti!

Di dio apprezzerete i funzionari 

che sulla fossa parlan del Dovere.

Noi sottoterra, lor di sopra, bravi,

dicon: "Non è la vita il bene più prezioso".

Qui noi giaciam, la bocca pien di terra.

E non fu come pensavam del dopo:

perimmo. Perimmo senza scopo.

Voi un giorno appresso all'altro combattete.

Quattr'anni di massacri. Solo chiacchiere dopo.

Voi di passaggio dite: dormon profondo.

Quattr'anni di massacri. Un po' di fiori dopo.

Non creder mai a dio ne' alla sua gente!

Dannato sia chi non lo ha chiaro in mente!








martedì 19 aprile 2016

Numero 2555 Cartolina dalla Valpolcevera


da ENRICO BERTUCCIOLI

Il calice della vittoria


Il brindisi di Renzi dopo il Referendumi: "Levo il calice con quelle oltre diecimila persone che hanno conservato il posto di lavoro".


da PARIDE PUGLIA

Divina provvidenza


lunedì 18 aprile 2016

Numero 2554 Trivellazioni cerebrali

da L'ASINO

La trivella



da PARIDE PUGLIA

Fare e disfare è tutto un lavorare



domenica 17 aprile 2016

Numero 2553 Passi avanti


Bertold Brecht QUANDO LA GUERRA COMINCIA



Forse i vostri fratelli si trasformeranno
e i loro volti saranno irriconoscibili .
Ma voi dovete rimanere eguali .
Andranno in guerra , non
come ad un massacro ,
ad un serio lavoro . Tutto
avranno dimenticato .
Ma voi nulla dovete dimenticare .
Vi verseranno grappa nella gola
come a tutti gli altri .
Ma voi dovete rimanere lucidi






da PARIDE PUGLIA

Merda


da ENRICO BERTUCCIOLI

E la chiamano Europa...

mercoledì 13 aprile 2016

Numero 2552 Non molleremo!

da PARIDE PUGLIA




Salvatore Quasimodo - Alle fronde dei salici

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

da ENIO LISI

Henry Moore - Sfollati


da ENRICO BERTUCCIOLI

Sabbiature







martedì 12 aprile 2016

Numero 2551

da ENIO LISI

Otto - Dix - La scomodità della guerra



da MARILENA NARDI

Al Sisi


da PARIDE PUGLIA


lunedì 11 aprile 2016

2550 La visione della guerra

La guerra

C'e' chi gioca con la propria testa,
ma questa non e' che una sola palla
lanciata in alto
o rotolata per terra,
presa con la mano
o colpita col piede:
non e' che un'unica palla.
Ma c'e' chi gioca con la testa degli altri,
con molte teste alla volta, con tutte
le teste,
afferrandole al volo, lanciandole
in aria, con metodo,
senza che qualcuna cada,
così  da riempire l'orizzonte,
lo zenit,
i punti cardinali.
Ah, quante teste stanno volando!
Tra di loro non trova posto neppure una rondine,
neppure un raggio di sole.
Poi, di colpo, il gioco finisce
e la terra
e' disseminata di teste.

Mihai Beniuc, massimo poeta rumeno, nato nel 1907




Giovanni Fattori - Morti



sabato 9 aprile 2016

Numero 2549 Lotte furibonde

IL MIO PAESE E’ L’ITALIA
Piu’ i giorni s’allontanano dispersi
e piu’ ritornano nel cuore dei poeti.
La’ i campi di Polonia, la piana di Kutno
con le colline di cadaveri che bruciano
in nuvole di nafta, la’ i reticolati
per la quarantena d’Israele,
il sangue tra i rifiuti, l’esantema torrido,
le catene di poveri gia’ morti da gran tempo
e fulminati sulle fosse aperte dalle loro mani,
la’ Buchenwald, la mite selva di faggi,
i suoi forni maledetti; la’ Stalingrado,
e Minsk sugli acquitrini e la neve putrefatta.
I poeti non dimenticano. Oh la folla dei vili,
dei vinti, dei perdonati dalla misericordia!
Tutto si travolge, ma i morti non si vendono.
Il mio paese e’ l’Italia, o nemico piu’ straniero,
e io canto il suo popolo e anche il pianto
coperto dal rumore del suo mare,
il limpido lutto delle madri, canto la sua vita.
da ENIO LISI
Dai tempi lontani a oggi il risultato è sempre lo stesso


da PARIDE PUGLIA

Fuga in paradiso


Lingua mortale


da MARILENA NARDI

Briciole

Secondo i dati dell’Istat gli occupati tra i giovani sotto i 35 anni sono diminuiti, dal 2008, di oltre un milione. Da una parte c'è chi nonostante la crisi continua ad ingrassare, dall'altra chi si deve accontentare delle briciole.







martedì 5 aprile 2016

Numero 2548 Nessun continente è indenne 2

Sul muro c'era scritto

Sul muro c'era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l'ha scritto
è già caduto.

Bertolt Brecht


da ENIO LISI


Battaglie cinesi




da PARIDE PUGLIA

Chi non rottama è perduto


da ENRICO BERTUCCIOLI

Partito Trivellocratico





lunedì 4 aprile 2016

Numero 2547 Nessun continente 1

POVERO MONDO 

IDEA VILARIÑO

Lo distruggeranno
lo faranno a pezzi
alla fine scoppierà come una bolla
o esploderà glorioso 
come una santabarbara
o più semplicemente
sarà cancellato come
se una spugna bagnata
cancellasse il suo posto nello spazio.
Forse non ci riusciranno
forse lo ripuliranno
gli cascherà la vita come fossero capelli
e rimarrà a girare
come una sfera pura
sterile e mortale
o in modo meno splendido
andrà per i cieli
decomponendosi adagio
come un’unica piaga
come un morto.

da ENIO LISI

Nessun continente è immune da questo morbo


Battaglia in Cina



sabato 2 aprile 2016

Numero 2546 La guerra è dentro di noi

Non gridate più di Giuseppe Ungaretti
Cessate di uccidere i morti.
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.
Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.

da ENIO LISI
Fin dai tempi di Tutankhamon


da ENRICO BERTUCCIOLI

Sviluppo economico

venerdì 1 aprile 2016

Numero 2545 L'odio

Per chi incita all'odio

Tu che inciti all'odio,
Hai mai visto bambini urlanti stritolati dalle bombe sotto lingue di fuoco,
Hai mai sognato cadaveri danzanti,
sotto stelle spinate.
Tu che inciti all'odio,
Hai mai visto vecchie dormire nella fanghiglia, circondate da mostri famelici travestiti da eroi,
Tu che inciti all'odio,
Hai mai visto giovani occhi,
Spirati nella casualità dell'Inverno,
Hai mai visto Generali che come equinozi impazziti, gioivano nel brivido delle macerie ambulanti,
Hai mai visto distese di praterie cocenti,
morire nude all'ombra della Guerra.
da ENIO LISI
Rastrellamento - Covili

da PARIDE PUGLIA
Anche gli assassini vanno in Paradiso


ENRICO BERTUCCIOLI

La verità