lunedì 30 maggio 2016

Numero 2579 Son tornati i marò

da PARIDE PUGLIA

Il podio


da L'ASINO

COMUNICATO n.° 3
Mi sento come stritolato da un meccanismo inarrestabile manovrato da pochi personaggi che, spogliati dei loro scuri abiti da lavoro, delle loro impeccabili camicie bianche, delle loro lucidissime scarpe appuntite, non li riconosceresti da un altro qualsiasi cittadino in qualunque parte del nostro mondo. Nel senso che non sono diversi da noi! Sono i portatori della nostra cultura, quelli nel nome dei quali interessi i prezzi salgono o si abbassano, i lavoratori - se necessario - vengono esodati, o licenziati, o trasferiti o demansionati in un gioco che porta ( che deve portare ) vantaggi e guadagni solo a loro. Essi mascherano questa indifferenza nei nostri confronti con il concetto di legalità e si inventano leggi, supportate dai loro giornali e dalle loro televisioni, così ben arzigogolate che ne usciamo convinti, felici di essere travolti da quello che loro chiamano progresso. Essi sono quelli che hanno capito tutto, che sanno come funziona il mondo: il loro mondo di cui noi siamo le particelle plasmabili, la materia prima del loro successo. E sono così potenti che a noi non resta nessuno spazio per imporre quel modesto obiettivo di poter semplicemente lavorare, avere una casa, una famiglia, degli affetti, di divertirci a modo nostro senza scimmiottare i loro stili di vita, e ci facciamo stritolare giorno dopo giorno fino alla fine dei nostri giorni.