lunedì 26 settembre 2016

Numero 2635 Raggi di sale

da l'ASINO


da LUISA MARCHINI 

Carissimi, si è aperta una nuova fase della campagna Vignettisti per il NO, più dura, in cui occorre “stare sulla notizia” e picchiare duro più che si può. Alcuni di voi, bravissimi, lo stanno già facendo: invito tutti a seguire giornalmente la pagina e a leggere le mie indicazioni “subliminali”. Credo sia ovvio per tutti che, quando scrivo ad esempio “i nostri vignettisti sono indisciplinati” “non stanno a sentire” “mi inondano di vignette sul tale argomento” in realtà vi sto invitando a farlo. Avrete già notato che non seguo più l’ordine di pubblicazione dell’inizio. E’ esattamente per questo motivo. In questi giorni, c’è il testo della scheda elettorale: i nostri amici costituzionalisti stanno pensando a ricorsi sul piano legale, già sapendo però che non potranno avere effetto prima della data del referendum, solo per diffondere il più possibile la notizia dell’imbroglio. Perciò tocca a noi farlo, trattando la scheda elettorale da vignetta umoristica, pagliacciata, ennesima truffa comunicativa del Governo. In questi giorni poi abbiamo preso di mira la Lorenzin e questo indegno scaricabarile, dove nessuno ha responsabilità, né colpa per quello che accade: occorre mettere in evidenza che un Ministro è responsabile per il suo Ministero e un Presidente del Consiglio è responsabile, se non altro, della scelta che fa dei Ministri. Quindi, già dire durante una trasmissione televisiva: “La Lorenzin ha sbagliato messaggio. Quando si tratta di comunicazione bisogna chiedere prima a me” è quanto meno uno scandalo istituzionale per un doppio ordine di ragioni: 1 la responsabilità dei Ministri è personale; 2 con ciò si ammette che ci sono due piani paralleli e magari confliggenti, quello della realtà dei fatti e quello della comunicazione, dove ogni bugia diventa lecita. Grazie per tutto quello che avete già fatto e per quel che non dubito ancora farete. Un abbraccio affettuoso a tutti. Vi voglio bene e per me siete un po’ diventati come la mia famiglia. Carissimi, si è aperta una nuova fase della campagna, più dura, in cui occorre “stare sulla notizia” e picchiare duro più che si può. Alcuni di voi, bravissimi, lo stanno già facendo: invito tutti a seguire giornalmente la pagina e a leggere le mie indicazioni “subliminali”. Credo sia ovvio per tutti che, quando scrivo ad esempio “i nostri vignettisti sono indisciplinati” “non stanno a sentire” “mi inondano di vignette sul tale argomento” in realtà vi sto invitando a farlo. Avrete già notato che non seguo più l’ordine di pubblicazione dell’inizio. E’ esattamente per questo motivo. In questi giorni, c’è il testo della scheda elettorale: i nostri amici costituzionalisti stanno pensando a ricorsi sul piano legale, già sapendo però che non potranno avere effetto prima della data del referendum, solo per diffondere il più possibile la notizia dell’imbroglio. Perciò tocca a noi farlo, trattando la scheda elettorale da vignetta umoristica, pagliacciata, ennesima truffa comunicativa del Governo. In questi giorni poi abbiamo preso di mira la Lorenzin e questo indegno scaricabarile, dove nessuno ha responsabilità, né colpa per quello che accade: occorre mettere in evidenza che un Ministro è responsabile per il suo Ministero e un Presidente del Consiglio è responsabile, se non altro, della scelta che fa dei Ministri. Quindi, già dire durante una trasmissione televisiva: “La Lorenzin ha sbagliato messaggio. Quando si tratta di comunicazione bisogna chiedere prima a me” è quanto meno uno scandalo istituzionale per un doppio ordine di ragioni: 1 la responsabilità dei Ministri è personale; 2 con ciò si ammette che ci sono due piani paralleli e magari confliggenti, quello della realtà dei fatti e quello della comunicazione, dove ogni bugia diventa lecita. Grazie per tutto quello che avete già fatto e per quel che non dubito ancora farete. Un abbraccio affettuoso a tutti. Vi voglio bene e per me siete un po’ diventati come la mia famiglia.

da PARIDE PUGLIA

Mostra a Sassuolo

Aggiungi didascalia


Delirio Radioso